Tra il dire e il fare (c’è di mezzo l’impegno)

Alcuni progetti recenti.

Inizio presentandovi la ristrutturazione di due attici. Stessa tipologia ma interventi del tutto diversi.

Il primo è il terzo piano di un edificio con alcuni negozi al piano terra, ma nel complesso prevalentemente residenziale. Si sviluppa in due unità quasi speculari, che presentano dei terrazzi da cui poter godere di viste privilegiate verso il paesaggio circostante.
pianta attico1

L’utilizzo di travi curve in legno conferisce alla copertura una caratteristica forma semicircolare.

L’intonaco grigio e il rivestimento di alcune pareti in pannelli di legno, contraddistingue il piano attico da tutto il resto dell’edificio. Inoltre le aperture non sono allineate a quelle sottostanti.

Si tratta a tutti gli effetti di un edificio che si appoggia sopra ad un altro edificio, con il quale condivide solamente i collegamenti verticali e la sagoma.

Il profilo psicologico ideale di chi andrà a vivere in queste unità immagino possa essere quello di una persona distinta, esigente, che non vuole rinunciare alla comodità e che preferisce il moderno all’antico.

sezione attico1

vista notte attico1

vista bn attico1

Il secondo intervento è costituito da una sola, grande unità che si sviluppa su tutto il piano. Poche divisioni interne, che si limitano alle pareti delle camere e dei bagni. Dal terrazzo esterno è anche possibile accedere ad una piccola porzione di tetto-giardino, attraverso una stretta scala a chiocciola in metallo. Le aperture sono allineate a quelle sottostanti; dunque, in linea generale, il nuovo completa l’esistente.

pianta attico2

vista 1 attico2

vista 2 attico2

Il terzo progetto è una semplice tettoia costituita da travi in legno e copertura in tegole. Doppia funzione utile: autorimessa e fonte energetica pulita, grazie ai pannelli solari. Si, l’auto è una Delorean, quella resa celebra dalla trilogia di Ritorno al Futuro. E’ un progetto molto semplice, dunque perché non impreziosirlo inserendo una bella automobile? Una piccola soddisfazione personale.

fotoinserimento tettoia

tettoia da sola

Progetti realizzati in collaborazione con: studio Dodicipersette.

Qualche considerazione Off Topic (piaceranno a chi fa il mio mestiere):

Al grafico continuate pure a fornire foto in bassa risoluzione, scattate possibilmente con il telefono giocattolo e di notte. Meglio se vi nascondete dietro ad un cammion dell’immondizia o dietro ad un albero. Se proprio non ce la fate, usate pure la street view di Google maps. L’importante è ricreare prospettive impossibili. Ha bisogno di un logo vettoriale? Fatevi furbi. Importate un’immagine raster sgranata in un programma vettoriale, poi salvate nel formato nativo e consegnate il file.

Se il grafico vi dice che non può fare miracoli, beh, vi sta prendendo in giro.

L’unica cosa che non può fare è condurre un’esistenza normale: si annoierebbe troppo!

Fornitegli sempre una sfida che valga la pena di essere vinta.

Massì, la vita è bella: facciamoci una bella risata ogni tanto 😀

2 pensieri su “Tra il dire e il fare (c’è di mezzo l’impegno)

Lascia un commento